Dottoressa violentata, lettera FIMMG Catanzaro ad ASP

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Di seguito la lettera di FIMMG Catanzaro

Al Direttore Generale ASP Catanzaro
Dott. Giuseppe Perri

E p.c.

Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro Dott.ssa Luisa Latella
Direttore Generale Dipartimento Tutela Salute Regione Calabria Dott. Bruno Zito
Al Commissario ad Acta Regione Calabria Ing. Massimo ScuraPresidente della Regione Calabria On. Mario Oliverio

Sindaco di Catanzaro Dr. Sergio Abramo
Agli Organi di Stampa

Numerosi Medici di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) dell’ASP di Catanzaro, per niente stupiti ma profondamente turbati per i tragici fatti di Catania che segnano l’ennesima aggressione ai danni di un Medico operante in postazione di C.A., si sono riuniti per esprimere solidarietà morale alla Collega e nel contempo definire un piano di azione da sottoporre alla Direzione Generale dell’ASP di Catanzaro e a tutte le Istituzioni preposte a garantire la sicurezza dei sanitari della Continuità Assistenziale nel corso della loro delicata e rischiosa attività.

L’incontro è stato centrato su una serie di segnalazioni e testimonianze da parte di alcuni Colleghi che hanno raccontato come, negli anni, episodi di molestia e violenza sono stati reiteratamente perpetrati a danno degli stessi.

E’ emersa, condivisa da tutti i presenti, la volontà di creare un coordinamento medico per la sicurezza dei Sanitari operanti nelle postazioni di C.A. il cui ruolo principale sarà quello di sensibilizzare le Istituzioni ad intraprendere incisivi interventi atti a prevenire questi barbari episodi.

La prima urgente istanza è quella di sensibilizzare la Direzione Generale dell’ASP di Catanzaro, nella persona del Dott. Giuseppe Perri, affinchè ponga in essere ogni iniziativa, non più procrastinabile, per la messa in sicurezza delle postazioni dislocate nel territorio Aziendale.

I Medici coordinati dal Segretario generale Provinciale della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Dott. Gennaro De Nardo, si sono incontrati non a caso presso la sede della Unità Complessa Cure Primarie Catanzaro Nord, struttura Sanitaria Territoriale operante in H24, che ospita la Sede di Continuità Assistenziale di Catanzaro Nord, primo esempio di postazione in gran parte rispondente a quanto previsto dal dettato contrattuale e legislativo vigente in materia di sicurezza degli operatori.

Tale sede, che possiamo definire precorritrice dei tempi, prevede al suo interno l’attività di esperte figure professionali paramediche che operano in sinergia e a supporto dei Medici contribuendo, in H24, a rendere più performanti ed efficienti gli standard assistenziali, prevenendo, altresì, accessi inutili e impropri in Pronto Soccorso.

Agli stessi paramedici comunque non è consentito di lasciare la postazione nelle ore notturne.

All’importante iniziativa hanno aderito i Dottori Patrizio Miceli, Antonio Montuoro, Rosa Stefanelli, Francesco Greco, Silvana Romano, Rosa Virelli, Cristina Giglio, Serena Trapasso, Valentina Lagamba, Ester Spiniello, Pietro Niceforo, Annarita Maletta, Antonella Frijo  e tanti altri.

Per quanto sopra esposto i sanitari convenuti chiedono a breve un incontro di una delegazione con la S.V. affinchè si possa prendere in considerazione l’approfondimento e l’applicazione dei seguenti punti:

  1. Ricognizione strutturata e standardizzata per ciascuna delle sedi di Continuità Assistenziale della nostra Azienda, elencazione standardizzata delle criticità, creazione di dossier da trasmettere alla Direzione Aziendale;
  2. Implementazione sul territorio di strutture sanitarie simili o analoghe alla pioneristica sopra citata sede di Catanzaro Nord, che copre un bacino di utenza molto ampio e, quindi, impegna nella stragrande maggior parte del tempo il Medico nella domiciliarità notturna;
  3. Dotazione di auto aziendale con autista atta a garantire la sicurezza dei Medici nel raggiungimento del domicilio del paziente, spesso ubicato in zone isolate;
  4. Assoluto rispetto di quanto previsto dal vigente Accordo Collettivo Nazionale , dell’Accordo Integrativo regionale e della raccomandazione n. 8 del novembre 2007 emanata dal Ministero della Salute in materia di sicurezza degli operatori sanitari con eventuale accorpamento delle postazioni più a rischio con quelle ritenute più sicure, laddove possibile, senza perdere un minuto di monte ore;
  5. L’attività del Servizio di Continuità Assistenziale, vede oggi uno spaccato di popolazione eterogenea, visti i flussi migratori, spesso priva di assistenza sanitaria, con frange sempre più ampie di soggetti che ritornano nelle proprie residenze solo alla sera. Tale servizio è ampiamente richiesto e facilmente documentabile dalla verifica dei registri sanitari pertanto merita una particolare attenzione e tutela da parte delle Istituzioni al fine di garantire un servizio efficiente e sereno ai cittadini.

Il Coordinatore Delegato

Dott. Antonio Montuoro

fonte FIMMG NOTIZIE

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