Primo piano |
30.000 camici imbiancano Roma
Gli striscioni più ironici...''Adotta uno specializzando:
costa poco, non si riproduce, non si ammala. Non te ne
pentirai!''. ''Ippocrate, illuminali tu!'', ''Conto meno di
un decoder'', ''I medici in piazza, il disagio in corsia'',
''La sanita' e' rotta, arriva il meccanico?'',
''L'involuzione del Sirchiapone'', ''Sirchia pone come Bindi
dispone''
Sono 30 mila, secondo i sindacati, i medici scesi in piazza
sabato a Roma per la difesa del Ssn, la tutela alla salute e
il rinnovo contrattuale. Un lungo corteo di professionisti,
quasi tutti in camice bianco, composto dalle diverse anime
della professione medica. Giovani e meno giovani, uomini e
donne, di ogni specializzazione.
Risaliva al 1986 l'ultima manifestazione unitaria dei medici,
ai tempi dell'allora ministro Costante Degan: dopo 18 anni
sono di nuovo assieme per una protesta unitaria, e senza
precedenti, che ha visto il formarsi di un cartello con
assieme sindacati posizionati storicamente su fronti opposti.
La manifestazione nazionale a Roma ha chiuso il pacchetto di
iniziative organizzate per la vertenza salute. I sindacati
hanno contato 30 mila medici in piazza (la Questura di Roma
15.000). Mentre il serpentone di camici bianchi percorreva le
strade di Roma, negli ospedali gli ambulatori e le sale
operatorie chiudevano per sciopero, senza disagi di rilievo.
Questi alcuni degli striscioni più ironici che hanno sfilato
tra le strade di Roma: ''Adotta uno specializzando: costa
poco, non si riproduce, non si ammala. Non te ne pentirai!''.
''Ippocrate, illuminali tu!'', ''Conto meno di un decoder'',
''I medici in piazza, il disagio in corsia'', ''La sanita' e'
rotta, arriva il meccanico?'', ''L'involuzione del
Sirchiapone'', ''Sirchia pone come Bindi dispone''. |
Sanità |
Il ministro
Sirchia, sul contratto sono con i medici
''I medici hanno ragione a protestare per un contratto
scaduto ormai da tempo. Meno credibile e', invece, la ragione
delle loro lamentazioni riguardo ad una paventata scomparsa
del sistema sanitario nazionale'' ha detto sabato a Pavia, il
ministro della Salute, Girolamo Sirchia. ''Io mi sto
attivando da tempo - ha affermato Sirchia - per eliminare
intoppi di natura burocratico-economica che, al momento,
impediscono il rinnovo del contratto. Non e' un momento facile
per la nostra economia, ma mi auguro che in tempi brevi il
problema possa essere risolto. Sono meno d'accordo invece
sulle altre ragioni che hanno indotto lo sciopero di oggi. Mi
sembra che si sia creata una paura eccessiva sul federalismo
sanitario''. |
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I sindacati
Cimo, segnali di malessere diffuso
Il successo dello sciopero di sabato dei medici, scesi in
piazza per il rinnovo del contratto e la difesa del Ssn, e' la
cartina di tornasole ''del diffuso malessere che pervade tutti
i dirigenti della sanita' italiana''. A parlare e' Stefano
Biasioli, presidente nazionale di Cimo Asmd,
l'associazione sindacale dei medici dirigenti. ''Abbiamo dato
un pesante segnale a tutto il mondo politico, nazionale e
regionale - sottolinea in una nota - e tutti insieme possiamo
costringerlo a fare quelle scelte, pur difficili, che non
possono essere rinviate''. Per la Cimo, le regole della
sanita' sono oramai ''vecchie e inadeguate alle richieste dei
cittadini'', e sono necessarie profonde modificazioni tecniche
e organizzative, ''con il consenso trasversale di tutti gli
schieramenti politici. I medici - conclude - hanno esaurito la
loro pazienza''. |
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I sindacati
Anaao-Assomed, mancano solo i medici universitari
''Mancano solo i medici universitari - dichiara Serafino
Zucchelli, segretario nazionale dell'Anaao Assomed - forse
a loro non interessano le ragioni dello sciopero''. Al coro di
slogan, come 'No a sanita' diverse per ricchi e poveri',
i medici provenienti da ogni angolo d'Italia hanno scandito
punto per punto le loro rivendicazioni. Difesa del Ssn e
preoccupazioni per gli effetti della devolution, gli argomenti
'caldi' per i manifestanti, seguiti dalla richiesta del
rinnovo del contratto oramai scaduto da due anni. ''In un
Paese che si voglia realmente dire civile - commenta Zucchelli
- bisogna seguire una gerarchia di valori. E il diritto alla
salute per tutti non puo' venire posposto ad altri interessi
piu' particolari. Cosa se ne fa di 100 euro in piu' al mese un
anziano - si chiede il segretario dell'Anaao - se poi non puo'
piu' ricevere le cure necessarie? Eppure - conclude - molti
cittadini sembrano ignari dei pericoli che corrono''. |
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I sindacati
Snami e Fimmg in marcia con gli ospedalieri
"Il 24 aprile è una data storica per tutti i medici -
spiega lo Snami in una nota - è' la prima volta che
30.000 medici appartenenti a tutte le sigle sindacali
manifestano compatti contro tagli e smantellamento del SSN e
per il rinnovo del contratto ormai scaduto da più di tre anni.
La prima richiesta è ottenere i necessari finanziamenti per
investire maggiormente in sanità. In Italia il 5.4% del PIL
per la sanità è troppo poco rispetto ai reali bisogni dei
nostri pazienti. In Europa tale percentuale è di circa l'8%.
E' indispensabile che la parte pubblica si renda conto che non
può sottofinanziare il sistema sanitario". Ed un richiamo
all'orgoglio professionale e' arrivato anche dal leader dei
medici di famiglia della Fimmg, Mario Falconi.
''I medici non chiedono la luna - ha detto - ma noi possiamo e
dobbiamo migliorare la nostra qualita' professionale: dobbiamo
essere piu' umani con i pazienti e creare un rapporto piu'
forte con i cittadini'' |
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I sindacati
FP-Cgil, selvaggio il silenzio del Governo
Dopo il successo di quattro scioperi, con disagi limitati
per i cittadini, e della grande e civile manifestazione di
oggi, e' ''selvaggio il silenzio del Governo, interrotto solo
da svariati annunci, smentiti pero' dall'assenza di fatti. I
cittadini adesso sanno chi vuole difendere davvero il diritto
alla salute e chi invece lo sta minando''. E' il commento di
Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici,
allo sciopero e alla manifestazione di oggi dei camici bianchi
italiani. Nel giorno dello sciopero del 9 febbraio - afferma
in una nota - il ministro della Salute Sirchia aveva detto che
stava con noi, e oggi, dopo due mesi di totale assenza di
risposte, continua ad affermare che la nostra protesta per il
contratto e' giusta, e che da tempo si sta attivando per
eliminare 'intoppi'. Cozza si augura quindi che abbia fine
''il gioco delle parti, con gli annunci e le favole sulla
liberta' dei medici'' E aggiunge ''vogliamo certezze. |
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I sindacati
Uil-Fpl, per il Governo il Ssn non è una priorità
''Per il Governo il nostro Servizio sanitario nazionale non
e' una priorita'. E' molto probabile a questo punto che si
voglia subordinare il rinnovo delle convenzioni e del
contratto alle scadenze elettorali. Quando si risolvera'
questa situazione imbarazzante e dannosa per i cittadini e i
medici?''. A parlare, al termine del corteo dei camici bianchi
che ha sfilato sabato a Roma, e' Salvo Cali',
presidente nazionale di Federazione Medici-Uil/Fpl e
segretario generale della Cumi-Aiss. Ecco le proposte ''che
ripetiamo da mesi'': riforma organica, investimenti adeguati,
rinnovo delle convenzioni e dei contratti (scaduti da tre
anni). ''Tutto cio' per razionalizzare le spese, ridurre le
inefficienze organizzative, tagliare le liste di attesa e i
ricoveri impropri. E da qui ripartire per avviare la
de-ospedalizzazione, per potenziare il territorio, superando
le sacche di precariato (le incredibili condizioni di lavoro
delle guardie mediche, degli specializzandi e dei medici
dell'emergenza) e riducendo i carichi di lavoro. La societa'
e' cambiata, ma la sanita' non si e' adeguata alle nuove
sfide. |
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Il Governo
An, è doveroso aiutare Sirchia nel risolvere il problema
Tutti solidarizzano, a parole, con le proteste odierne dei
medici, ma i finanziamenti per il rinnovo del contratto non
sembra facile reperirli. Il vicepresidente del consiglio
Gianfranco Fini si e' espresso in piena sintonia con il
ministro della salute Girolamo Sirchia che questa mattina
aveva subito detto di essere d'accordo con lo sciopero dei
camici bianchi. ''E' giusto - dice Fini - reperire le risorse
necessarie e per farlo e' doveroso aiutare il ministro in
questo lavoro. Sarebbe sbagliato far finta che il problema non
ci sia''. |
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Il Governo
Lega Nord, cerchiamo un compromesso tra necessità
salariali e pressione fiscale
Anche il ministro del Welfare Roberto Maroni sta
dalla parte dei medici ma fa presente che ''il presidente del
Consiglio si e' impegnato a fare una proposta per diminuire la
pressione fiscale che noi condividiamo e sosteniamo'', e
invita tutti a trovare ''un giusto compromesso tra le
rivendicazioni salariali di categorie importanti come quelle
dei medici e la necessita' di non aumentare la spesa pubblica,
pena l'impossibilita' di intervenire a ridurre la pressione
fiscale''. |
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Il Governo
Udc, le affermazioni di Sirchia sono allucinanti
Luca Volonte', capogruppo dell'Udc alla Camera, non
approva la posizione di Sirchia nei confronti dei
manifestanti: ''le affermazioni del ministro sono allucinanti;
dopo due anni e mezzo di governo non puo' permettersi di
prendere le distanze contemporaneamente dalle proprie
responsabilita' e da quelle dell'intera coalizione''. ''Dire
che i medici hanno ragione - aggiunge Volonte' - significa
contemporaneamente parlare di un bilancio fallimentare del suo
dicastero mentre noi invece pensiamo che le ragioni dei medici
debbano essere contemperate con una piu' efficace azione di
governo che dia finalmente la piena attuazione del programma
della Cdl''. |
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I partiti dell'opposizione
Margherita, è' spaccatura tra paese reale e Governo
''La grande e compatta manifestazione dei medici dimostra,
ancora una volta, la profonda spaccatura tra il paese reale e
il Governo. Una spaccatura tra chi sente che in questo momento
sono in gioco le grandi risorse di solidarieta' ed equita'
dell'Italia, il futuro dei diritti di cittadinanza e chi,
invece, ha deciso di condannare a un lento declino lo stato
sociale e la sanita' pubblica italiana''. E' il commento
dell'ex ministro della Sanita', parlamentare della Margherita,
Rosy Bindi. ''Da tempo - spiega - e' aperta una
vertenza nazionale sul diritto alla salute, ma il Governo non
si degna neppure di ascoltare i sindacati. Il ministro Sirchia
farebbe bene a tacere, le scuse su presunti 'intoppi'
burocratici o economici confermano la sua incapacita' di
governare. Il problema e' politico, ma e' del tutto evidente
che nell'agenda del governo Berlusconi non c'e' posto per la
tutela del diritto alla salute''. |
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I partiti dell'opposizione
Ds, il ministero della Salute "cancellato" e decide solo
Tremonti
''Sirchia dimostra ancora una volta di essere il ministro
che non c'e' e conferma che il ministero della Salute e' stato
ormai cancellato, e a decidere la Sanita' e' rimasto solo
Tremonti. Un ministro in carica e con voce in capitolo, se
fosse convinto che i medici hanno ragione, dopo quattro
scioperi li avrebbe convocati e avrebbe posto la questione al
presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia per
tirare fuori le risorse per il rinnovo del contratto''. Lo
afferma Livia Turco, responsabile Welfare della
Segreteria nazionale Ds.
''Ancora piu' sconcertante - continua Turco - e' che il
vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, dia ragione a
Sirchia'', che oggi si e' detto d'accordo con le richieste dei
medici. ''E' evidente che Fini usa Sirchia e i medici per
proseguire il suo contenzioso con Tremonti. Ma nell'interesse
del paese e della Sanita' pubblica - aggiunge - ci auguriamo
che Fini sia coerente col suo apprezzamento allo sciopero e
agisca di conseguenza. Il che vuol dire trovare le risorse per
il rinnovo del contratto dei medici specializzandi e per il
rinnovo della convenzione coi medici di famiglia. Se Sirchia e
Fini non riusciranno ad ottenere dei risultati, a fronte di
una rivendicazione che loro stessi considerano giusta,
dovrebbero trarne le conclusioni dimettendosi''. |
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I partiti dell'opposizione
Ap-Udeur, solidali con i medici in sciopero
''Siamo solidali con i medici in sciopero, dimenticati da
un governo che in questi tre anni ha tradito tutte le promesse
elettorali e che, con la devolution imposta dalla Lega, sta
disgregando il Servizio Sanitario Nazionale''. E' quanto
afferma una nota di Alleanza popolare-Udeur. ''Il
presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro Sirchia
stanno dimostrando di non tenere in alcuna considerazione gli
interessi dei cittadini e la grande professionalita' dei
medici ospedalieri, costretti a lavorare in strutture
pubbliche fatiscenti, e dei medici di famiglia che
quotidianamente operano in condizioni di grende precarieta',
nonostante il loro contratto sia scaduto da tre anni. |
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