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TUTTI I COMMENTI SULLA MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 24 APRILE

Da DoctorNews
Primo piano
30.000 camici imbiancano Roma
Gli striscioni più ironici...''Adotta uno specializzando: costa poco, non si riproduce, non si ammala. Non te ne pentirai!''. ''Ippocrate, illuminali tu!'', ''Conto meno di un decoder'', ''I medici in piazza, il disagio in corsia'', ''La sanita' e' rotta, arriva il meccanico?'', ''L'involuzione del Sirchiapone'', ''Sirchia pone come Bindi dispone''

Sono 30 mila, secondo i sindacati, i medici scesi in piazza sabato a Roma per la difesa del Ssn, la tutela alla salute e il rinnovo contrattuale. Un lungo corteo di professionisti, quasi tutti in camice bianco, composto dalle diverse anime della professione medica. Giovani e meno giovani, uomini e donne, di ogni specializzazione.

Risaliva al 1986 l'ultima manifestazione unitaria dei medici, ai tempi dell'allora ministro Costante Degan: dopo 18 anni sono di nuovo assieme per una protesta unitaria, e senza precedenti, che ha visto il formarsi di un cartello con assieme sindacati posizionati storicamente su fronti opposti.

La manifestazione nazionale a Roma ha chiuso il pacchetto di iniziative organizzate per la vertenza salute. I sindacati hanno contato 30 mila medici in piazza (la Questura di Roma 15.000). Mentre il serpentone di camici bianchi percorreva le strade di Roma, negli ospedali gli ambulatori e le sale operatorie chiudevano per sciopero, senza disagi di rilievo.

Questi alcuni degli striscioni più ironici che hanno sfilato tra le strade di Roma: ''Adotta uno specializzando: costa poco, non si riproduce, non si ammala. Non te ne pentirai!''. ''Ippocrate, illuminali tu!'', ''Conto meno di un decoder'', ''I medici in piazza, il disagio in corsia'', ''La sanita' e' rotta, arriva il meccanico?'', ''L'involuzione del Sirchiapone'', ''Sirchia pone come Bindi dispone''.

Sanità
Il ministro
Sirchia, sul contratto sono con i medici

''I medici hanno ragione a protestare per un contratto scaduto ormai da tempo. Meno credibile e', invece, la ragione delle loro lamentazioni riguardo ad una paventata scomparsa del sistema sanitario nazionale'' ha detto sabato a Pavia, il ministro della Salute, Girolamo Sirchia. ''Io mi sto attivando da tempo - ha affermato Sirchia - per eliminare intoppi di natura burocratico-economica che, al momento, impediscono il rinnovo del contratto. Non e' un momento facile per la nostra economia, ma mi auguro che in tempi brevi il problema possa essere risolto. Sono meno d'accordo invece sulle altre ragioni che hanno indotto lo sciopero di oggi. Mi sembra che si sia creata una paura eccessiva sul federalismo sanitario''.

I sindacati
Cimo, segnali di malessere diffuso

Il successo dello sciopero di sabato dei medici, scesi in piazza per il rinnovo del contratto e la difesa del Ssn, e' la cartina di tornasole ''del diffuso malessere che pervade tutti i dirigenti della sanita' italiana''. A parlare e' Stefano Biasioli, presidente nazionale di Cimo Asmd, l'associazione sindacale dei medici dirigenti.  ''Abbiamo dato un pesante segnale a tutto il mondo politico, nazionale e regionale - sottolinea in una nota - e tutti insieme possiamo costringerlo a fare quelle scelte, pur difficili, che non possono essere rinviate''. Per la Cimo, le regole della sanita' sono oramai ''vecchie e inadeguate alle richieste dei cittadini'', e sono necessarie profonde modificazioni tecniche e organizzative, ''con il consenso trasversale di tutti gli schieramenti politici. I medici - conclude - hanno esaurito la loro pazienza''.

I sindacati
Anaao-Assomed, mancano solo i medici universitari

''Mancano solo i medici universitari - dichiara Serafino Zucchelli, segretario nazionale dell'Anaao Assomed - forse a loro non interessano le ragioni dello sciopero''. Al coro di slogan, come 'No a sanita' diverse per ricchi e poveri', i medici provenienti da ogni angolo d'Italia hanno scandito punto per punto le loro rivendicazioni. Difesa del Ssn e preoccupazioni per gli effetti della devolution, gli argomenti 'caldi' per i manifestanti, seguiti dalla richiesta del rinnovo del contratto oramai scaduto da due anni. ''In un Paese che si voglia realmente dire civile - commenta Zucchelli - bisogna seguire una gerarchia di valori. E il diritto alla salute per tutti non puo' venire posposto ad altri interessi piu' particolari. Cosa se ne fa di 100 euro in piu' al mese un anziano - si chiede il segretario dell'Anaao - se poi non puo' piu' ricevere le cure necessarie? Eppure - conclude - molti cittadini sembrano ignari dei pericoli che corrono''.

I sindacati
Snami e Fimmg in marcia con gli ospedalieri

"Il 24 aprile è una data storica per tutti i medici - spiega lo Snami in una nota - è' la prima volta che 30.000 medici appartenenti a tutte le sigle sindacali manifestano compatti contro tagli e smantellamento del SSN e per il rinnovo del contratto ormai scaduto da più di tre anni. La prima richiesta è ottenere i necessari finanziamenti per investire maggiormente in sanità. In Italia il 5.4% del PIL per la sanità è troppo poco rispetto ai reali bisogni dei nostri pazienti. In Europa tale percentuale è di circa l'8%. E' indispensabile che la parte pubblica si renda conto che non può sottofinanziare il sistema sanitario". Ed un richiamo all'orgoglio professionale e' arrivato anche dal leader dei medici di famiglia della Fimmg, Mario Falconi. ''I medici non chiedono la luna - ha detto - ma noi possiamo e dobbiamo migliorare la nostra qualita' professionale: dobbiamo essere piu' umani con i pazienti e creare un rapporto piu' forte con i cittadini''

I sindacati
FP-Cgil, selvaggio il silenzio del Governo

Dopo il successo di quattro scioperi, con disagi limitati per i cittadini, e della grande e civile manifestazione di oggi, e' ''selvaggio il silenzio del Governo, interrotto solo da svariati annunci, smentiti pero' dall'assenza di fatti. I cittadini adesso sanno chi vuole difendere davvero il diritto alla salute e chi invece lo sta minando''. E' il commento di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici, allo sciopero e alla manifestazione di oggi dei camici bianchi italiani. Nel giorno dello sciopero del 9 febbraio - afferma in una nota - il ministro della Salute Sirchia aveva detto che stava con noi, e oggi, dopo due mesi di totale assenza di risposte, continua ad affermare che la nostra protesta per il contratto e' giusta, e che da tempo si sta attivando per eliminare 'intoppi'. Cozza si augura quindi che abbia fine ''il gioco delle parti, con gli annunci e le favole sulla liberta' dei medici'' E aggiunge ''vogliamo certezze.

I sindacati
Uil-Fpl, per il Governo il Ssn non è una priorità

''Per il Governo il nostro Servizio sanitario nazionale non e' una priorita'. E' molto probabile a questo punto che si voglia subordinare il rinnovo delle convenzioni e del contratto alle scadenze elettorali. Quando si risolvera' questa situazione imbarazzante e dannosa per i cittadini e i medici?''. A parlare, al termine del corteo dei camici bianchi che ha sfilato sabato a Roma, e' Salvo Cali', presidente nazionale di Federazione Medici-Uil/Fpl e segretario generale della Cumi-Aiss. Ecco le proposte ''che ripetiamo da mesi'': riforma organica, investimenti adeguati, rinnovo delle convenzioni e dei contratti (scaduti da tre anni). ''Tutto cio' per razionalizzare le spese, ridurre le inefficienze organizzative, tagliare le liste di attesa e i ricoveri impropri. E da qui ripartire per avviare la de-ospedalizzazione, per potenziare il territorio, superando le sacche di precariato (le incredibili condizioni di lavoro delle guardie mediche, degli specializzandi e dei medici dell'emergenza) e riducendo i carichi di lavoro. La societa' e' cambiata, ma la sanita' non si e' adeguata alle nuove sfide.

Il Governo
An, è doveroso aiutare Sirchia nel risolvere il problema

Tutti solidarizzano, a parole, con le proteste odierne dei medici, ma i finanziamenti per il rinnovo del contratto non sembra facile reperirli. Il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini si e' espresso in piena sintonia con il ministro della salute Girolamo Sirchia che questa mattina aveva subito detto di essere d'accordo con lo sciopero dei camici bianchi. ''E' giusto - dice Fini - reperire le risorse necessarie e per farlo e' doveroso aiutare il ministro in questo lavoro. Sarebbe sbagliato far finta che il problema non ci sia''.

Il Governo
Lega Nord, cerchiamo un compromesso tra necessità salariali e pressione fiscale

Anche il ministro del Welfare Roberto Maroni sta dalla parte dei medici ma fa presente che ''il presidente del Consiglio si e' impegnato a fare una proposta per diminuire la pressione fiscale che noi condividiamo e sosteniamo'', e invita tutti a trovare ''un giusto compromesso tra le rivendicazioni salariali di categorie importanti come quelle dei medici e la necessita' di non aumentare la spesa pubblica, pena l'impossibilita' di intervenire a ridurre la pressione fiscale''.

Il Governo
Udc, le affermazioni di Sirchia sono allucinanti

Luca Volonte', capogruppo dell'Udc alla Camera, non approva la posizione di Sirchia nei confronti dei manifestanti: ''le affermazioni del ministro sono allucinanti; dopo due anni e mezzo di governo non puo' permettersi di prendere le distanze contemporaneamente dalle proprie responsabilita' e da quelle dell'intera coalizione''. ''Dire che i medici hanno ragione - aggiunge Volonte' - significa contemporaneamente parlare di un bilancio fallimentare del suo dicastero mentre noi invece pensiamo che le ragioni dei medici debbano essere contemperate con una piu' efficace azione di governo che dia finalmente la piena attuazione del programma della Cdl''.

I partiti dell'opposizione
Margherita, è' spaccatura tra paese reale e Governo

''La grande e compatta manifestazione dei medici dimostra, ancora una volta, la profonda spaccatura tra il paese reale e il Governo. Una spaccatura tra chi sente che in questo momento sono in gioco le grandi risorse di solidarieta' ed equita' dell'Italia, il futuro dei diritti di cittadinanza e chi, invece, ha deciso di condannare a un lento declino lo stato sociale e la sanita' pubblica italiana''. E' il commento dell'ex ministro della Sanita', parlamentare della Margherita, Rosy Bindi. ''Da tempo - spiega - e' aperta una vertenza nazionale sul diritto alla salute, ma il Governo non si degna neppure di ascoltare i sindacati. Il ministro Sirchia farebbe bene a tacere, le scuse su presunti 'intoppi' burocratici o economici confermano la sua incapacita' di governare. Il problema e' politico, ma e' del tutto evidente che nell'agenda del governo Berlusconi non c'e' posto per la tutela del diritto alla salute''.

I partiti dell'opposizione
Ds, il ministero della Salute "cancellato" e decide solo Tremonti

''Sirchia dimostra ancora una volta di essere il ministro che non c'e' e conferma che il ministero della Salute e' stato ormai cancellato, e a decidere la Sanita' e' rimasto solo Tremonti. Un ministro in carica e con voce in capitolo, se fosse convinto che i medici hanno ragione, dopo quattro scioperi li avrebbe convocati e avrebbe posto la questione al presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia per tirare fuori le risorse per il rinnovo del contratto''. Lo afferma Livia Turco, responsabile Welfare della Segreteria nazionale Ds.
''Ancora piu' sconcertante - continua Turco - e' che il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, dia ragione a Sirchia'', che oggi si e' detto d'accordo con le richieste dei medici. ''E' evidente che Fini usa Sirchia e i medici per proseguire il suo contenzioso con Tremonti. Ma nell'interesse del paese e della Sanita' pubblica - aggiunge - ci auguriamo che Fini sia coerente col suo apprezzamento allo sciopero e agisca di conseguenza. Il che vuol dire trovare le risorse per il rinnovo del contratto dei medici specializzandi e per il rinnovo della convenzione coi medici di famiglia. Se Sirchia e Fini non riusciranno ad ottenere dei risultati, a fronte di una rivendicazione che loro stessi considerano giusta, dovrebbero trarne le conclusioni dimettendosi''.

I partiti dell'opposizione
Ap-Udeur, solidali con i medici in sciopero

''Siamo solidali con i medici in sciopero, dimenticati da un governo che in questi tre anni ha tradito tutte le promesse elettorali e che, con la devolution imposta dalla Lega, sta disgregando il Servizio Sanitario Nazionale''. E' quanto afferma una nota di Alleanza popolare-Udeur. ''Il presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro Sirchia stanno dimostrando di non tenere in alcuna considerazione gli interessi dei cittadini e la grande professionalita' dei medici ospedalieri, costretti a lavorare in strutture pubbliche fatiscenti, e dei medici di famiglia che quotidianamente operano in condizioni di grende precarieta', nonostante il loro contratto sia scaduto da tre anni.